IMPACT MOLING
Nell’impact moling si utilizzano attrezzature piuttosto simili a quelle impiegate nel pipe ramming, con la differenza sostanziale che i percussori pneumatici o idraulici vengono inseriti e fatti viaggiare in testa, trainando una fune o una catena di tiro o direttamente il tubo da installare (che in questo caso è quasi sempre in materiale plastico). L’avanzamento avviene per inerzia. In pratica la massa battente del percussore (detto per questo motivo mole cioè “talpa”) produce ad ogni colpo, che rilascia verso la testa del mole, un’energia sufficiente a produrne il movimento in avanti.
Naturalmente la testa del percussore è conformata in maniera da esaltarne la capacità di penetrare il terreno.
Poiché l’avanzamento avviene a fronte chiuso, il dislocamento del terreno è pari al volume del mole e del tubo in via di installazione. Pertanto i diametri installabili con questa tecnica sono piuttosto limitati (in genere non superano i 150 mm) così come limitate risultano le lunghezze percorribili (non oltre i 25 metri).
Anche in questo caso (come per il pipe ramming) è fondamentale che il terreno attraversato sia omogeneo e di natura coesiva (argille, limi) o sabbioso.
La precisione è limitata in quanto il mole può subire delle deviazioni dovute a locali disomogenietà del terreno. Recentemente sono stati sviluppati utensili limitatamente direzionabili, che potrebbero in futuro aiutare a superare il problema delle deviazioni accidentali dell’utensile.
Questa tecnica è molto semplice ed economica e può risultare estremamente vantaggiosa per la realizzazione di allacci utenza, in zone dove vi sia una scarsa presenza di sottoservizi preesistenti, o comunque in quei casi in cui le tolleranze nel raggiungimento di un prefissato punto di arrivo, possano essere anche piuttosto ampie.
Viene altresì impiegata per piccoli attraversamenti stradali o ferroviari.